Il flow è uno stato psicologico e fisiologico di massima prestazione. Alcuni si riferiscono ad esso come “iperfocus” o “full immersion”. È quello stato in cui sei un tutt’uno con l’attività che stai facendo, e nient’altro sembra occupare la tua mente. Il tuo senso del tempo viene distorto, sei profondamente concentrato, al punto che le sensazioni di fame, dolore o stanchezza potrebbero anche svanire.
Lo stato di flusso è un superpotere dei giorni nostri: durante il flow, l’abilità mentale e fisica va alle stelle, e il cervello prende più informazioni al secondo, elaborandole più profondamente, con un aumento di produttività del 500%. Questo significa che se, per tutta la settimana, trascorri 2 ore al giorno in uno stato di flusso, riuscirai a fare tanto quanto la maggior parte delle persone fa in una settimana lavorativa media di 40 ore. Infatti, se si aumentasse il tempo trascorso in flusso di appena il 15-20%, la produttività complessiva sarebbe quasi raddoppiata. In altre parole, nell’economia della conoscenza di oggi, imparare a sfruttare il potere del flusso è un vero superpotere.
Tuttavia, nonostante il suo potenziale, il flusso è abbastanza raro. La maggior parte delle persone trascorrono solo il 5% della loro settimana in flow. Fortunatamente, esistono diverse strategie basate sulle neuroscienze per “hackerare” il flow. Ad esempio, il Metodo 3C, che aiuta a raggiungere uno stato di massima performance con grande prevedibilità:
- Creare un ambiente privo di distrazioni; le distrazioni sono il nemico numero uno del flow. Il cervello, nel passare da una distrazione a un compito, subisce una forma di penalità, chiamata “costo di commutazione”. Si tratta di un affaticamento che diminuisce la produttività del 40%. Pertanto, è necessario creare un ambiente privo di distrazioni se si vuole entrare, e sostenere, uno stato profondo di flusso.
- Controllare la “mente-scimmia”; l’ambiente esterno può essere privo di distrazioni, ma l’ambiente interno (la mente) si può ancora distrarre con pensieri, preoccupazioni e idee. La mente oscilla continuamente di pensiero in pensiero e di preoccupazione in preoccupazione, come una scimmia da un ramo a un altro (da qui il nome mente-scimmia). È importante controllare la mente, perché una mente-scimmia porta ad affaticamento mentale, rendendo quasi impossibile lavorare in un profondo stato di concentrazione. Per controllare la mente scimmia: è importante fare pause regolari per ricaricare le batterie mentali, limitare la quantità di informazioni consumate per mantenere al minimo i pensieri reattivi, limitare il consumo eccessivo di zucchero o caffeina perché porta a una mente occupata e incontrollata, e praticare meditazione quotidiana per mantenere una mente concentrata e controllata
- Ottimizzazione Cognitiva; cioè favorire il flow attraverso una serie di azioni basate sulle neuroscienze per aumentare le prestazioni cognitive. Ad esempio, è più facile accedere allo stato di flusso al mattino, essendo il momento in cui si ha più forza di volontà e i livelli di energia mentale sono ancora alti; è utile ascoltare una playlist di brani musicali specificamente creati per aumentare la tua concentrazione; è importante bere abbastanza acqua durante il giorno per evitare che la nebbia cerebrale da disidratazione interrompa le prestazioni cognitive; è raccomandabile creare un “carico cognitivo” ottimale, lavorando su compiti che sono abbastanza impegnativi da essere stimolanti, ma non troppo difficili da diventare frustranti.
Lo stato di flusso è uno dei superpoteri moderni. In un mondo in cui la maggior parte delle persone sono continuamente distratte, imparare ad accedere a questo stato di performance può essere un grande vantaggio competitivo. Ora non resta che allenarsi, sforzandosi di entrare in uno stato di flusso il più spesso possibile.
Leggi l’articolo di Jari Roomer su www.medium.com