Negli ultimi anni, c’è stato un crescente interesse per la neurodiversità sul posto di lavoro. Questo ha portato a una maggiore comprensione delle capacità e competenze che le persone neurodivergenti possono offrire.

Le esperienze delle persone neurodivergenti, come quelle con autismo, ADHD o dislessia, variano in base alla loro condizione e a come questa si manifesta nel singolo individuo. Tuttavia, ci sono molte sfide comuni che i lavoratori e le lavoratrici neurodivergenti affrontano; i e le leader aziendali possono fare molto per garantire che dispongano delle risorse necessarie per prosperare. Questi interventi, inoltre, generano benefici anche per gli individui neurotipici.

  • Inclusione come base. È necessario promuovere una cultura inclusiva, integrando diversità, uguaglianza, equità e inclusione in tutti gli aspetti dell’organizzazione. Dalla cultura aziendale alla strategia, fino alle politiche operative, la leadership orientata alla D&I deve essere presente a tutti i livelli. È fondamentale che ogni individuo provi senso di appartenenza e possa essere sé stesso senza timore di giudizi.
  • Riconoscere l’individualità. Mentre le categorie come “neurodivergente” o “ADHD” sono utili per riferirsi a gruppi specifici, ogni individuo è unico e deve essere trattato come tale. Non esistono due dipendenti, neurotipici o neurodivergenti, con gli stessi bisogni o capacità. Conoscere una persona, comprenderne i punti di forza, le aree di sviluppo e le esigenze specifiche è cruciale per il suo successo nel ruolo.
  • Evitare supposizioni errate. Molti miti e idee sbagliate circondano le capacità delle persone neurodivergenti. In una cultura inclusiva, dove la diversità di pensiero è valorizzata, le organizzazioni abbracciano i punti di forza e i talenti unici delle persone neurodivergenti, come il riconoscimento di determinati schemi, il pensiero creativo, la concentrazione intensa, la resilienza e l’onestà.
  • Comunicazione chiara e concisa. Una delle maggiori sfide per le persone neurodivergenti è la comunicazione. Spesso, sul posto di lavoro essa è ambigua e lascia le persone incerte sulle aspettative. La soluzione è semplice: essere chiarǝ, concisǝ e inequivocabili, assicurarsi che le scadenze siano concordate, le aspettative comprese e le politiche e i processi chiaramente articolati.
  • Spazi tranquilli. Molte persone neurodivergenti trovano difficile concentrarsi in ambienti affollati. Offrire uno spazio tranquillo per riflettere o fornire cuffie con cancellazione del rumore possono essere accorgimenti preziosi.
  • Pause regolari. Fare pause regolari è fondamentale per tuttǝ, ma particolarmente per le persone neurodivergenti, le cui menti possono essere costantemente attive.
  • Modelli di lavoro flessibili. Le persone neurodivergenti possono avere differenze nei ritmi circadiani e nelle abitudini di sonno. Consentire loro di lavorare negli orari più produttivi e in ambienti con meno distrazioni può aumentare notevolmente la produttività.
  • Sostenere il benessere e la salute mentale. Molte persone neurodivergenti sperimentano problemi di salute mentale perché costrette ad adattarsi a un mondo neurotipico. Supportare il benessere di tuttǝ i e le dipendenti è essenziale; creare un ambiente che promuova il senso di appartenenza e fornisca il giusto supporto è fondamentale per evitare il senso di isolamento.

Si stima che tra il 14 e il 20% delle persone nel Regno Unito siano neurodivergenti. Garantire che abbiano le stesse opportunità lavorative dei soggetti neurotipici è una questione non solo di equità, ma anche di buon senso economico. I datori di lavoro che abbracciano la neurodivergenza possono attrarre, trattenere e sviluppare talenti in modo più efficace.

Leggi l’articolo di Sandi Wassmer su peoplemanagement.co.uk