Per molto tempo ho pensato che le persone che consideravo intelligenti e che lavoravano sodo, inserite in un contesto adatto, avrebbero prima o poi avuto successo. Crescendo, mi sono reso conto che le cose non vanno proprio così. Molte di quelle persone che consideravo intelligenti e guidate da una forte etica del lavoro hanno realizzato grandi cose, altre se la sono cavata. Per molte altre invece, regna l’incertezza. Quando si parla di successo, si devono tenere a mente diversi fattori, non è sufficiente basarsi esclusivamente sull’intelligenza e sull’etica lavorativa.
Ecco sette motivi per cui è probabile non avere successo anche se si è intelligenti e se si lavora sodo:
- Non ci si approccia a nuove persone: è facile avere a che fare sempre con le stesse persone, ma questo si rivela problematico perché non si fa altro che riciclare le vecchie idee, senza adottare nuove prospettive fuori dalla propria bolla. Si può iniziare a piccoli passi, ad esempio presentandosi a una persona nuova ogni settimana.
- Si è avversi al cambiamento: vivere nello stesso ambiente a lungo rende più complesso accettare le novità. Il cambiamento è però una occasione per scoprire nuove opportunità e innovazione. Piuttosto che opporre resistenza, è più utile concentrarsi su come sfruttare i cambiamenti per sviluppare nuovi bisogni o aprirsi a nuove prospettive.
- Non si vogliono correre rischi: spesso, le persone intelligenti seguono la strada già battuta. Sebbene questo le tenga al sicuro, può anche rendere più preoccupante il tentativo di cambiare le cose. Nel considerare una novità basta provare a immaginare come questa decisione influirebbe sulla nostra vita tra dieci anni – in maniera positiva o negativa.
- Si pensa che il successo sia dovuto in base ai propri titoli: ci sono persone che pretendono di meritarsi qualcosa in modo automatico, per la propria intelligenza o per gli studi compiuti. Ma non funziona così, nel mondo reale. I risultati dipendono dal lavoro dedicato ad essi, dalla strategia e spesso dalla fortuna, che aumenta in base all’impegno dimostrato sui primi due fattori.
- Ci si concentra solo su ciò che piace: le persone intelligenti sono consapevoli del valore del proprio tempo, e se decidono di dedicarne molto a un progetto, significa che non ne dedicheranno ad altro. Questo implica il fatto che si continua a rincorrere ciò che attrae di più, saltando le diverse fasi dei processi. Concentrarsi su un obiettivo alla volta porta a buoni risultati, piuttosto che rincorrere ciò che appare più entusiasmante e finire per annoiarsi.
- Non si rispettano le decisioni: ritrovarsi davanti a troppe opzioni può rivelarsi tanto limitante quanto avere poche opzioni. L’abbondanza di scelta rende difficile decidere cosa fare, ed è forte la tentazione di guardarsi attorno per cercare senza sosta qualcosa di interessante. Piuttosto che saltare da un’opzione all’altra, è meglio provare a fare delle ricerche o parlare con delle persone prima di prendere una decisione importante.
- Non si crede abbastanza in sé stessi: sorprendentemente, le persone intelligenti spesso sottovalutano le proprie abilità e allo stesso tempo hanno alti standard per quanto riguarda il loro lavoro. Questo atteggiamento scrupoloso risulta essere più debilitante che utile. Il perfezionismo può rallentare le persone nel raggiungimento dei propri obiettivi. Piuttosto che farsi spaventare dai “se” e dai “non sono bravo/a abbastanza”, è utile concentrarsi su ciò che desideriamo avere nella nostra vita nei prossimi anni.
E tu? Cosa farai oggi per avvicinarti al successo che desideri? Quali sono gli elementi che ti stanno rallentando?
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