I moderni mezzi di comunicazione ci permettono di scambiare informazioni con gli altri utilizzando testo, voce e contenuti audiovisivi, ma dato che la comunicazione ha molto a che fare con il nostro benessere e con quello degli altri, è importante scegliere con cura il mezzo da utilizzare

A questo proposito, bisogna tenere a mente che la voce svolge un ruolo chiave: recenti studi hanno dimostrato che le persone sottostimano le conseguenze positive dell’uso della voce rispetto alla comunicazione scritta, portandole a preferire un messaggio a una telefonata. Durante uno degli esperimenti della ricerca, gli intervistati hanno dichiarato che nel caso avessero voluto contattare un vecchio amico, lo avrebbero fatto via email, piuttosto che al telefono. Dopo aver effettivamente contattato la persona desiderata, i partecipanti allo studio hanno dichiarato di essersi sentiti più in connessione con quella persona dopo averci parlato al telefono, piuttosto che dopo aver inviato l’email, e di non essersi sentiti maggiormente in imbarazzo durante la telefonata. Questo dimostra quanto paure o imbarazzo immotivato possano portare a preferire una email a una telefonata.

Durante il secondo esperimento, i partecipanti hanno dovuto discutere di argomenti piuttosto seri con uno sconosciuto utilizzando diversi mezzi di comunicazione, come i messaggi in chat, il telefono o una videochiamata. Prima di sottoporsi all’esperimento, i partecipanti hanno provato ad immaginare come si sarebbero sentiti durante l’interazione con la persona sconosciuta, e poi hanno riportato i loro reali sentimenti alla fine della conversazione. I risultati hanno dimostrato che i partecipanti si sono sentiti maggiormente in connessione con gli interlocutori dopo avere parlato con loro, piuttosto che dopo aver comunicato per iscritto. 

Da questi esperimenti è emerso il ruolo chiave della voce, come segnale reale di comprensione e connessione. Queste conclusioni sono certamente da adattare ad ogni diverso contesto, ma è chiaro come le persone tendano a sovrastimare il senso di imbarazzo legato ad una telefonata e a sottostimare il senso di connessione che ne deriva, finendo per preferire messaggi di testo a conversazioni a voce, che risulterebbero di maggior beneficio. 

Leggi l’articolo completo di Amit Kumar e Nicholas Epley su www.hbr.org