Regolare la nostra emotività è difficile, ma se abbiamo un ruolo di responsabilità siamo chiamatǝ all’ulteriore sfida di controllare e indirizzare anche le emozioni collettive delle persone con cui lavoriamo.
Per spiegare cosa siano le emozioni collettive Amit Goldenberg, docente della Harvard Business School, propone di pensare a un incendio boschivo: possiamo prendere in considerazione il singolo albero, oppure osservare ciò che avviene a livello forestale, analizzando come l’incendio viene influenzato dalla densità della vegetazione, come si diffonde in funzione del vento e se la sua intensità complessiva aumenta o diminuisce. Operare sulle emozioni collettive è come gestire un incendio concentrandosi meno sul singolo albero e più sul fenomeno complessivo.
La dimensione collettiva influenza anche la manifestazione e la percezione delle emozioni: le persone tendono a esprimerle in modo più forte se sanno di essere guardate; allo stesso tempo, vedere qualcuno che esprime la propria emotività in modo intenso amplifica ciò che sentiamo noi stessǝ. Esiste poi il cosiddetto “contagio emotivo”, attraverso cui le emozioni si trasmettono tramite le interazioni interpersonali. Infine, è stato osservato che quelle negative si diffondono più facilmente sui social media rispetto a quelle positive.
Una ricerca di Goldenberg mostra come i e le leader possono riorientare i sentimenti di collaboratori/collaboratrici, azionistǝ e stakeholder attuando una rivalutazione: si tratta di reinterpretare una situazione negativa concentrandosi sulla prospettiva di un risultato positivo.
Esistono due forme di rivalutazione:
- Riproposizione: implica riformulare le circostanze concentrandosi sugli aspetti positivi (come si dice: “guardare il lato positivo”). Funziona bene nelle situazioni in cui una crisi può essere inquadrata come un’occasione di apprendimento. Per esempio, durante la pandemia, si sarebbe potuto rispondere al senso di isolamento generato dal lavoro da remoto sottolineando la possibilità di passare più tempo con la famiglia.
- Ricostruzione: consiste nel contestualizzare in modo più ampio una situazione, considerando sia il passato sia ciò che potrebbe avvenire in futuro. Per esempio, se si deve discutere con gli investitori del calo momentaneo del prezzo delle azioni, si potrebbe spiegare che si tratta dei naturali flussi e riflussi del mercato, o dimostrare che il calo è dovuto a un investimento che porterà a maggiori profitti in futuro.
Il vantaggio della rivalutazione è che si diffonde “per contagio”, proprio come le emozioni. I e le leader, quindi, non hanno bisogno di raggiungere singolarmente tutte le persone, ma possono concentrare la loro comunicazione su quelle maggiormente influenti. Secondo Goldenberg, se si raggiunge tra il 25% e il 40% del gruppo interessato, si potrà contare sul fatto che il messaggio arrivi poi a tuttǝ.
La rivalutazione è un modo efficace di riorientare le emozioni collettive e non presenta gli effetti collaterali di altre forme di regolazione emotiva come l’evitamento, la manipolazione e la soppressione.