Che tu sia un manager o un componente del team, ricevere e fare apprezzamenti gioca un ruolo chiave nella formazione e nel mantenimento delle relazioni sul posto di lavoro. Se usato bene, è un potente strumento per far sapere a qualcuno che ci piace ciò che fa

Eppure, gli studi mostrano che molte persone si preoccupano di fronte all’idea di valorizzare l’altro, temono di sembrare inopportuni e provano imbarazzo, disagio o ansia. Dall’altra parte, invece, chi riceve l’apprezzamento può sentire di non esserne degno, mettere in dubbio le intenzioni del suo interlocutore, o temere di non essere in grado di fare ancora ciò per cui ha meritato il complimento..

Per migliorare la capacità di fare elogi, è utile imparare a riceverli.
Questi suggerimenti possono aiutare chiunque a praticare questa arte, rendendo migliore l’esperienza e creando maggiore fiducia tra le parti. 

Come accettare un apprezzamento.

Gran parte dei complimenti che riceviamo riguardano in realtà più chi li fa che chi li riceve. Quando qualcuno si complimenta con noi, sta condividendo l’impatto che abbiamo avuto su di lui. Non importa se siamo d’accordo o meno: prendiamolo come una sorta di regalo e accettiamolo. Il modo migliore per rispondere alle parole gentili di un capo o di un collega è semplicemente dire “Grazie” o, se il complimento ha fatto la differenza, anche “Grazie, sono felice di sentire che la pensi così”.
Se qualcuno ci fa i complimenti per il risultato di un lavoro di squadra, assicuriamoci che gli sforzi del nostro team vengano riconosciuti e condividiamo il feedback con il team. 

Come fare apprezzamenti veramente efficaci.

Essere autentici: non complimentiamoci con qualcuno perché riteniamo di doverlo fare o, peggio, per poter poi chiedere qualcosa in cambio o far passare un feedback negativo; facciamolo con intenzioni genuine. Se non siamo sinceri, le persone potrebbero pensare che questo accada anche in altri casi.

Essere specifici: come quando diamo feedback o istruzioni, quando facciamo un complimento a qualcuno, esprimiamolo in modo che non lasci dubbi o domande. Ad esempio, quando diciamo a un collega che è stato fantastico, specifichiamo perché e come. 

Concentrarsi sul processo, non solo sul risultato: per le persone conta più il primo che il secondo e i complimenti che si concentrano solo sul risultato spesso suscitano nel ricevente la preoccupazione di non riuscire a fare lo stesso in futuro. Quando riconosciamo lo sforzo di qualcuno, mostriamogli che apprezziamo il tempo, la creatività o la cura che ha impiegato.

Condividere l’impatto che ha avuto su di noi quanto fatto da quella persona, vale a dire come l’abbiamo vissuto e come ha influenzato noi e gli altri. 

La prossima volta che vogliamo complimentarci con qualcuno, prima di farlo, chiediamoci se le nostre intenzioni e il nostro apprezzamento soddisfano questi criteri. Se svilupperemo questa consapevolezza, col tempo dare e ricevere complimenti efficaci diventerà sempre più facile. 

Leggi l’articolo completo di Christopher Littlefield su www.hbr.org