I e le middle manager qualificatə favoriscono la collaborazione, ispirano i e le dipendenti e collegano funzioni importanti delle aziende. Un’analisi di oltre 35 milioni di annunci di lavoro condotta da Letian Zhang traccia un quadro controintuitivo del e della manager di medio livello di oggi, suggerendo che questi ruoli potrebbero effettivamente favorire l’innovazione nelle aziende. I e le middle manager non si stanno estinguendo. Si stanno evolvendo. Il management sta cambiando e i e le middle manager stanno prosperando, con una crescita significativa in alcuni settori.

La gestione delle persone è in fase di ridefinizione in un’economia sempre più complessa e tecnologica, e i e le manager che collaborano invece di supervisionare rigidamente stanno raccogliendo i benefici di questo cambiamento. Le organizzazioni vogliono che i e le manager agiscano meno come comandanti dell’esercito e più come coach di una squadra di basket, secondo Zhang. Le aziende stanno passando a un approccio che cerca di liberare il potenziale e la creatività dei e delle dipendenti in prima linea. Il compito del e della manager non è più quello di dire cosa fare, ma di ispirare.

Secondo lo studio pubblicato sull’American Journal of Sociology, un buon management oggi implica coordinare e collaborare con le persone di livello inferiore in tutte le funzioni aziendali. Nonostante l’intelligenza artificiale prometta di trasformare il posto di lavoro, i e le middle manager continueranno a svolgere un ruolo chiave, soprattutto nei settori ad alto tasso di innovazione, come lo sviluppo di software. I e le middle manager, infatti, sono abili nel collegare gruppi con competenze diverse come ingegneria, vendite e analisi di mercato, nei momenti cruciali di un progetto.

Zhang basa le sue conclusioni su un’analisi unica di oltre 34 milioni di annunci di lavoro online tra il 2007 e il 2021. I dati mostrano che gli annunci di lavoro manageriale che richiedevano competenze di collaborazione sono aumentati di tre volte, mentre quelli che richiedevano competenze di supervisione sono diminuiti del 23%. Inoltre, il numero di curriculum manageriali che enfatizzano la collaborazione è aumentato del 37%, mentre quelli che menzionano la supervisione sono diminuiti dell’8%.

Negli anni ’80 e ’90, i e le middle manager erano spesso visti come target di ridimensionamenti aziendali, ma i dati di Zhang mostrano che i e le middle manager non solo sono sopravvissuti, ma sono aumentati, passando dal 9,2% della forza lavoro nel 1983 al 13% nel 2022. Questo aumento è dovuto ai cambiamenti dell’economia e alle competenze più complesse richieste dai e dalle manager, che ora devono dirigere processi tecnologici avanzati e dare ai e alle lavoratrici la possibilità di esprimere al meglio le loro capacità.

Zhang individua una correlazione tra l’uso crescente di annunci di lavoro collaborativi e l’innovazione nelle aziende. Le aziende che spendono di più in ricerca e sviluppo (R&S) tendono a cercare manager abili nella collaborazione. Tuttavia, questa necessità varia tra settori diversi: le aziende di software richiedono più manager collaborativi, mentre per quelle di hardware, anche nello stesso ambito tecnologico, la necessità di questo tipo di management è inferiore.

La collaborazione può rendere il lavoro più piacevole e produttivo per le persone, ma comporta anche delle sfide per i e le manager, che devono conciliarsi tra la supervisione tradizionale e le nuove aspettative di collaborazione. I e le middle manager sono letteralmente al centro, affrontando pressioni contrastanti sia dal basso che dall’alto, per soddisfare gli obiettivi aziendali e le esigenze del team.

Zhang osserva che con l’evoluzione del management, i e le manager collaborativi/e dovranno adattare le loro carriere e i piani di avanzamento, con l’emergere di nuove posizioni, che potrebbero essere all’esterno dell’azienda, più che al suo interno. Oggi è più comune che le persone salgano di grado cambiando datore/datrice di lavoro, e questo ha cambiato anche il modo in cui viene vissuta la carriera manageriale.

L’evoluzione del management richiede una nuova serie di competenze, soprattutto quelle sociali, cognitive e di adattamento, per far fronte ai cambiamenti rapidi del mondo del lavoro. Zhang sottolinea che le competenze tecniche sono ancora importanti, ma saranno sempre più richieste competenze sociali per capire e gestire le persone. In un mondo globalizzato, le competenze sociali possono variare a seconda dell’azienda e della cultura locale, con implicazioni per la disuguaglianza sociale ed economica.

In sintesi, la figura del/lla middle manager sta cambiando, adattandosi alle necessità di un mondo del lavoro più collaborativo e innovativo, con un ruolo fondamentale nella creazione di valore aziendale attraverso la coordinazione e il supporto ai e alle dipendenti.

Leggi l’articolo di Ben Rand sul sito della Harvard Business School

*La presente sintesi è stata realizzata con l’IA e rivista dai consulenti PRIMATE
**L’immagine è “I funerali dell’anarchico Galli” di Carlo Carrà, 1911