Cosa dice di importante questo libro
Viviamo in un mondo ossessionato dal talento. Celebriamo gli studenti dotati a scuola, gli atleti “naturali” nello sport e i bambini prodigio nella musica, tuttavia ammirare persone che partono con vantaggi innati ci porta a trascurare le distanze che noi stessi possiamo percorrere. Tutti noi possiamo migliorare. E quando l’opportunità non bussa, ci sono modi per costruire una porta. Secondo l’autore tutti abbiamo un potenziale nascosto e con questo libro vuole aiutarci a sbloccarlo.

Adam Grant è uno psicologo organizzativo presso la Wharton School. I suoi libri hanno venduto milioni di copie, le sue conferenze TED sono state viste più di 30 milioni di volte e conduce il podcast di successo Re:Thinking. La sua ricerca pionieristica sulla motivazione e sul significato ha permesso alle persone di raggiungere le proprie aspirazioni e di superare le aspettative degli altri. È stato riconosciuto come uno dei dieci pensatori manageriali più influenti al mondo e tra i 40 under 40 di Fortune, inoltre ha ricevuto importanti riconoscimenti scientifici.

Il purpose di Hidden Potential è quello di far luce su come tutti possano elevarsi per realizzare qualcosa di grande. Adam Grant ricorre alla metafora dell’“impalcatura”. Nell’apprendimento e  negli studi di psicologia,  proprio come quella di un cantiere, l’impalcatura è una struttura temporanea che ci consente di arrivare ad altezze che non potremmo raggiungere da soli  al fine di continuare e completare una costruzione; l’impalcatura è rappresentata dalle quelle istruzioni che ci vengono fornite da insegnanti o coach che ci permettono di avviare un percorso di studi e poi di sviluppare un nostro approccio, fino a quando non avremo più bisogno di tali indicazioni. L’autore vuole che il suo libro sia la nostra impalcatura.

Ma perché Grant ha così a cuore lo sblocco potenziale nascosto? L’autore dice di averlo vissuto in prima persona, in quanto i suoi risultati più significativi li ha raggiunti in ambiti in cui ha iniziato con una grave carenza di talento.

Citazioni
Diventare una creatura del disagio può sbloccare il potenziale nascosto in molti tipi diversi di apprendimento

Se evitiamo il disagio di imparare tecniche che non ci vengono facili, limitiamo la nostra crescita.

Quando diventiamo più simili alle spugne, diventiamo più attrezzati per ottenere cose più grandi. […]  Il punto giusto è quando le persone sono proattive e orientate alla crescita. È allora che diventano spugne.

La chiave per diventare una spugna è determinare quali informazioni assorbire e quali filtrare.

Essere una spugna non è solo un’abilità proattiva, è un’abilità prosociale.

Se il perfezionismo fosse un farmaco, l’etichetta ci avviserebbe dei comuni effetti collaterali. Attenzione: può causare crescita stentata.

È l’avere standard personali elevati, non la ricerca della perfezione, che alimenta la crescita.

La passione armoniosa consiste nel trarre gioia da un processo piuttosto che sentire la pressione di raggiungere un risultato.

Senza il divertimento, il potenziale rimane nascosto.

Il progresso raramente avviene in linea retta, ma tipicamente si svolge ad anello.

Le competenze caratteriali e l’impalcatura possono aiutarci a sbloccare il potenziale nascosto in noi stessi e in coloro che ci circondano.

Per liberare il potenziale nascosto non basta avere i pezzi migliori, ma occorre avere la colla migliore.

Basta un guardiano per chiudere una nuova frontiera. Questo tipo di gerarchia è impostato per respingere le idee con un potenziale nascosto. […] Le organizzazioni possono risolvere questo problema con un altro tipo di gerarchia.

Struttura e contenuti del libro
Hidden Potential è diviso in tre sezioni, ciascuna delle quali presenta tre capitoli.

  1. La prima sezione esplora quelle specifiche capacità caratteriali che ci catapultano a livelli più elevati. In questa parte l’autore punta a farci sviluppare delle competenze caratteriali che ci permettano di rilasciare il nostro potenziale nascosto ma, per farlo, ci verrà richiesto di diventare prima “creature di disagio” abbracciando l’insopportabile imbarazzo dell’apprendimento, poi spugne umane capaci di assorbire e adattarsi, per poi trovare un punto di equilibrio tra imperfetto e impeccabile
  2. La seconda sezione riguarda la creazione di strutture che sostengano la motivazione. Solo una volta sviluppate le nostre competenze caratteriali potremo farci aiutare a costruire un’impalcatura che ci permetta di superare gli ostacoli, trasformare la pratica in gioco infondendovi passione, e finalmente volare con le proprie gambe.
  3. La terza sezione si focalizza sulla costruzione di sistemi che ci permettano di espandere le opportunità nelle scuole, nei team di lavoro, persino nei colloqui di lavoro e di ammissione all’università.

Istruzioni per la lettura
Il libro espone i suoi contenuti in modo molto chiaro, riuscendo a mantenere il lettore incollato fino alla fine, con una scrittura semplice e scorrevole. Le riflessioni dell’autore sono alternate a tanti case study, il che rende la lettura sempre leggera e pimpante. Tra i case study menzioniamo l’architetto giapponese Tadao Ando, il coach di NBA Brandon Payne (colui che ha aiutato Steph Curry a diventare una star mondiale), l’ingegnere Igor Proestakis (che all’inizio della sua carriera, nonostante la sua forte inesperienza sul campo, con una buona dose di Sicurezza Psicologica ha potuto esporre un’idea a un’equipe di specialisti del settore che ha aiutato a salvare i minatori cileni nel crollo della miniera avvenuto nel 2010), nonché la storia dell’astronauta NASA José Hernandez, che aiuteranno tutti i lettori a immedesimarsi meglio nelle varie situazioni, e fornisce anche spunti di riflessione con i quali mettere in gioco le proprie convinzioni.
Con questo volume, Adam Grant si rivolge a chiunque voglia valorizzare i propri talenti, dalle persone più affermate agli studenti, arrivando persino a toccare la tematica delicata della sindrome dell’impostore.
Se è vero che fino ad ora il mondo era ossessionato dal talento focalizzandosi sulle doti innate, forse sarebbe ora di iniziare a guardare la strada percorsa e le difficoltà superate. Tutti possono migliorare nel migliorare.