Apple è conosciuta per le sue numerose innovazioni nel campo degli hardware, software e nei servizi. Ciò che è meno conosciuto, invece, è il suo design organizzativo e il suo modello di leadership, che hanno avuto un ruolo cruciale nel successo dell’azienda. Al momento dell’arrivo di Steve Jobs, Apple aveva una struttura ritenuta convenzionale per un’impresa di quelle dimensioni e di quel tipo. Nel suo mandato da CEO, Jobs ha rivisto lo stile di gestione, perché era convinto che il management convenzionale non riuscisse a cogliere le occasioni di innovazione. Jobs ha licenziato tutti i manager delle business units in un solo giorno, portando tutta l’azienda sotto un’unica gestione e trasformando i diversi dipartimenti funzionali delle business units in un’unica struttura funzionale. Questa struttura è mantenuta ancora oggi, nonostante l’azienda sia quasi 40 volte più grande rispetto al 1998. Apple ha provato che l’approccio manageriale tradizionale non è più necessario, e che una struttura funzionale può aiutare le aziende ad affrontare gli enormi cambiamenti tecnologici, continuando ad evolvere ed evitando di rimanere statici.
Lo scopo primario di Apple è quello di creare prodotti che arricchiscano la vita delle persone, giorno dopo giorno. Questo richiede lo sviluppo di nuove categorie di prodotti e, allo stesso tempo, un continuo aggiornamento degli elementi appartenenti a tutte le categorie. Fin dall’inizio dell’implementazione dell’organizzazione funzionale, i manager di Apple, così come i senior vice president hanno guidato i loro team con una leadership caratterizzata da 3 elementi:
- Un certo grado di expertise, che permette ad Apple di guidare l’innovazione, affidandosi al giudizio e all’intuizione di persone che conoscono profondamente la tecnologia ed i rischi ad essa connessi e che sanno andare oltre le task della loro singola funzione
- Conoscenza dei dettagli delle funzioni
- La volontà di collaborare e di utilizzare il dibattito durante i processi di decision-making
Apple dispone di centinaia di team specializzati distribuiti per tutta l’azienda, e dato che nessuna funzione è unicamente responsabile per un servizio o un prodotto, è fondamentale garantire una collaborazione tra le diverse funzioni. Il modo in cui Apple ha saputo gestire e guidare le grandi innovazioni degli ultimi decenni ha portato l’azienda a raggiungere un enorme successo. Entrando continuamente in nuovi mercati e spostandosi verso diverse tecnologie, la struttura organizzativa divisa per funzioni ha subito un’evoluzione, in quanto le aree di expertise sono state riadattate per potenziare la collaborazione e la rapidità del decision-making.
L’organizzazione aziendale di Apple è un esempio raro, se non unico, tra le imprese di grandi dimensioni. Apple supera la convinzione che le aziende debbano essere divise in unità e divisioni, dimostrando invece che nella creazione di business units viene a mancare un elemento di vitale importanza: l’allineamento tra i poteri decisionali e l’esperienza. Ad ogni modo, una simile trasformazione richiede un grande rischio, che viene però giustificato dal risultato: Apple è la dimostrazione del fatto che questo approccio può produrre risultati straordinari.
Leggi l’articolo completo di Joel M. Podolny e Morten T. Hansen su www.hbr.org