SEGRETA > Decidere in tempi di incertezza: i consigli di McKinsey

I leader sanno quanto sia difficile, in condizioni normali, prendere le giuste decisioni in fretta. Posticipare le decisioni per raccogliere più informazioni possibili può avere senso durante le normali dinamiche di business, ma quando la situazione è incerta e richiede urgenza, aspettare nel prendere le decisioni necessarie è in sé una decisione. Per prendere decisioni coraggiose in questi tempi incerti, i leader possono seguire questi 5 consigli:

  1. Fare un respiro profondo: concedersi di fare un passo indietro e dare le giuste priorità può sembrare controproduttivo, ma in questo momento può rivelarsi essenziale. Prendersi un momento per pensare permette di assumere una prospettiva più ampia e di osservare le cose nel loro insieme, in modo da evitare “reazioni di pancia” che porterebbero a risultati non soddisfacenti. 
  2. Coinvolgere più persone: nell’incertezza causata da una crisi, i leader spesso sentono l’urgenza di limitare le autorità degli altri, restringendo la presa di decisioni a un gruppo scelto di persone. Sarebbe utile invece accantonare il sistema gerarchico, includendo diversi stakeholder e incoraggiando l’emergere di un dibattito e di punti di vista diversi. Questo approccio permetterebbe di prendere decisioni più smart, senza perdere troppo tempo. Per coinvolgere più persone è necessario rendere nota a tutti la decisione da prendere, identificare un numero di persone coinvolte, e chiarire le responsabilità di ognuno, per poi creare un dibattito in cui tutti hanno la possibilità di parlare, ma non di votare. Specialmente in situazioni poco familiari e quando le decisioni si fanno più complesse, avere diversi punti di vista garantisce al leader la sicurezza di considerare più aspetti della questione che altrimenti resterebbero inesplorati. 
  3. Prendere le decisioni più piccole e critiche: i leader devono trovare soluzioni alle questioni più piccole, che però potrebbero avere implicazioni strategiche nel lungo periodo. A questo proposito, i leader devono anticipare i diversi scenari che potrebbero rivelarsi con il tempo, fare una lista di queste piccole decisioni che potrebbero fare la differenza e decidere, con l’aiuto di altri, quali azioni intraprendere. 
  4. Creare un centro nevralgico: in un momento stressante, i leader si preoccupano per i propri collaboratori, e le loro decisioni sono spesso delle vere e proprie scommesse. Quando si prendono decisioni complesse, è importante concentrarsi su di esse minimizzando le distrazioni. Per questo è necessario creare un centro nevralgico per aiutare i leader a prendere decisioni strategiche e non operative, creando una rete di team cross-funzionali con un chiaro mandato. Un team centrale sarà incaricato di coordinare gli altri garantendo collaborazione e trasparenza, mentre ogni team sarà concentrato in una singola area di intervento. 
  5. Coinvolgere nuovi leader con carattere e giudizio: durante momenti di crisi e incertezza è importante avere leader con il giusto temperamento, che si dimostrino persone curiose, flessibili e capaci di prendere decisioni importanti, anche quando la loro opinione è impopolare. I leader devono essere capaci di mettere insieme diverse prospettive prima di prendere una decisione, tenendo a mente l’interesse dell’organizzazione, senza attendere di avere il consenso di tutti.  Per questo è utile scegliere persone che abbiano affrontato una crisi e mostrato la propria resilienza, e che sappiano comunicare le cattive notizie a chi non vuole sentirle. I leader non devono cercare la perfezione, perché questa è nemica della necessità di agire velocemente, ed è invece importante imparare dai propri errori. 

Crisi senza precedenti richiedono azioni senza precedenti. È necessario prendere decisioni coraggiose, che sarebbero considerate troppo rischiose in periodi meno complessi. Questi cinque consigli possono aiutare i leader a prendere decisioni importanti, imparando costantemente dalla propria esperienza. 

Leggi l’articolo completo di Andrea Alexander, Aaron De Smet, e Leigh Weiss su www.mckinsey.com