SEGRETA > Dall’engagement alla prosperità: la scelta di Microsoft

Una cosa è certa: non siamo le stesse persone che eravamo prima del 2020 e questo vale anche per i nostri collaboratori e collaboratrici: dobbiamo quindi far evolvere il modo in cui l* motiviamo e l* mettiamo nelle condizioni di dare il meglio. Per questo Microsoft sta sperimentando un nuovo metodo per valutare il benessere delle persone.

Negli anni scorsi, si svolgeva un’indagine annuale per valutare il livello di engagement di collaboratori e collaboratrici, ma, nonostante il lungo tempo speso per l’elaborazione dei dati e la pianificare azioni di risposta, spesso risultava difficile dare una definizione comune di engagement; inoltre, anche quando i punteggi erano positivi, approfondendo la situazione con le persone si scopriva che rimanevano numerose difficoltà. Così è stata aumentata la frequenza di questi sondaggi e si è cominciato ad andare al di là del concetto di puro engagement, introducendo un numero più ampio di criteri collegabili al benessere delle persone in azienda: retribuzione, premi, persone, senso di appartenenza e purpose. Microsoft è stata ispirata dalla ricerca della Ross School of Business, che contrappone l’inerzia alla prosperità, cioè il “sentirsi pien* di energia, ricch* di consapevolezza e convint* di svolgere un lavoro significativo”; questa è la nuova aspirazione di fondo che Microsoft ha definito per e con tutte le sue persone.

Dai risultati della prima survey effettuata con la nuova impostazione è emerso che il livello medio di prosperità in azienda raggiungeva un punteggio di 77. Approfondendo l’analisi del concetto nelle sue tre componenti principali, però, emergeva che “svolgere un lavoro significativo” e “sentire di avere consapevolezza” risultavano più importanti rispetto a “sentirsi pien* di energia”; inoltre, dalle domande aperte sono emersi tre temi:

  • La cultura è importante. Tutt* gli e le intervistat* parlavano di cultura, ma in modi diversi. Chi dichiarava un alto livello di prosperità faceva riferimento a un ambiente di lavoro collaborativo, che stimola un confronto sano con i colleghi e le colleghe; gli e le altr* lamentavano burocrazia eccessiva e mancanza di collaborazione e si sentivano solo un ingranaggio della macchina.
  • La prosperità è un lavoro di squadra. Tutt* sono responsabili del percorso che porta ad esprimere il meglio di quello che si è, ma il ruolo manageriale è cruciale nell’aiutare un team ad affrontare un momento di incertezza come quello attuale.
  • La prosperità e l’equilibrio tra lavoro e vita privata sono concetti diversi. In alcuni casi possono avere andamenti opposti: una persona esperta, le cui capacità non vengono completamente utilizzate e valorizzate, potrebbe avere un buon equilibrio tra lavoro e privata ma non sentire di usare appieno la propria energia o di essere ispirat* da ciò che fa. D’altra parte, ci possono essere delle fasi lavorative talmente intense, coinvolgenti e ricche di significato che, per quel breve lasso di tempo, la vita personale può diventare meno importante.

Le organizzazioni si stanno avvicinando sempre più al tema della prosperità, ma è importante tenere conto che si tratta di un concetto in evoluzione: è necessario ascoltare in modo profondo e nuovo i collaboratori e le collaboratrici e fare tesoro dei loro contributi per trovare la soluzione specifica che può dare valore ad ogni singola organizzazione.

In Microsoft sono consapevoli di essere solo all’inizio e di doversi continuamente impegnare a trovare nuovi approcci per raccogliere e analizzare i dati e per adattare le azioni manageriali all’evoluzione che sta avvenendo dentro e fuori dalle organizzazioni. 

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