Potremmo stilare un lungo elenco di qualità necessarie per avere successo come CEO, ma cosa succederebbe se provassimo a determinare quale di queste è la più importante?

Negli ultimi dieci anni Adam Bryant, autore e senior managing director di The ExCo Group, ha condotto interviste con più di 500 CEO, privilegiando la diversità in ogni aspetto: etnia, genere, nazionalità, dimensioni dell’azienda, settore… il suo obiettivo era individuare il fattore determinante per il successo di queste figure, ciò che le distingueva. La risposta finale si può riassumere nel concetto di curiosità applicata.

Le persone dotate di questa abilità mentale si chiedono continuamente come funzionano le cose e come potrebbero funzionare meglio. Ciò che distingue i e le migliori CEO, dunque, è la misura in cui si mettono in discussione e analizzano ed elaborano ciò che stanno vivendo per ricavarne intuizioni e modelli. Nel contesto attuale, questa modalità continuamente interrogativa deve riguardare tanto il futuro quanto il passato, infatti serve ripensare a ciò che si è fatto per imparare dai propri errori e abbandonare i vecchi approcci fallimentari per esplorare scenari ipotetici e un futuro incerto.

Questo modo di pensare è ciò che consente ai e alle CEO di far fronte alla loro responsabilità principale: stare di fronte al proprio team e spiegare in modo semplice come intendono agire nel proprio settore e nel mondo, tenendo conto che tutto potrebbe cambiare nell’arco di pochi anni. In altre parole, la curiosità applicata consente di semplificare la complessità e tradurla in operatività.

A questo punto, sorge spontanea la domanda: la curiosità applicata è una qualità innata? Bryant la vede più come una capacità che può essere potenziata con l’allenamento costante, cominciando dalla domanda più semplice, che tuttǝ facevamo quando eravamo bambinǝ: “perché?”. Oggi, i e le leader vengono apprezzatǝ quando sanno porsi le domande giuste, anche se non hanno tutte le risposte, e per la capacità di mettere in discussione lo status quo, a partire dalla comprensione del mondo attuale e dalla previsione delle possibilità future. 

Non c’è alcuna garanzia che sviluppare la curiosità applicata ci permetta di diventare CEO, ma sicuramente può accelerare la nostra carriera.

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