SEGRETA > Come lavorare con qualcuno che non sopporti

Il calcolo delle probabilità vuole che almeno una volta ti sia trovato a lavorare con qualcuno che non sopporti; magari proprio ora c’è una persona del tuo team che non puoi proprio tollerare.

Seppur lavorare da remoto limita il numero di interazione che abbiamo con i colleghi più sgraditi, di contro riduce anche il flusso di informazione, peggiorando di conseguenza la qualità del lavoro svolto. Purtroppo, che piaccia o meno, il successo lavorativo si basa sull’abilità di andare d’accordo con tutti, anche chi non ci piace.

A parlarcene è Carlos Valdes-Dapena, autore del libro Virtual Teams: Holding the Center When You Can’t Meet Face-to-Face, offrendoci dei consigli su come rendere il confronto con i colleghi sgraditi sopportabile:

  1. Riconosci che è un tuo problema. Il fatto che non ti piaccia qualcuno non è un loro problema, è tuo. Il primo passo per migliorare la situazione è prendersi la responsabilità e riconoscere che si tratta di un problema generato dalle proprie sensazioni.
  2. Inquadra meglio il tuo fastidio. Magari si tratta di un loro modo di fare, magari il tono in cui parlano o come interagiscono con gli altri. Per gestire meglio le proprie emozioni è necessario inquadrarle meglio. Analizzare a dovere la situazione è il primo passo verso la soluzione. Magari il fastidio è generato dal disgusto, dal risentimento o dalla gelosia. È il caso di scavare nelle proprie reazioni emotive, portarle allo scoperto e iniziare a gestirle meglio. Non sarà facile, questa è la parte più difficile.
  3. Motiva perché è importante lavorare con questa persona. L’unico modo per collaborare senza inciampi con qualcuno che non si tollera è chiarire il perché è importante farlo. Trovare quei motivi che ti possono spingere ad andare oltre il senso di fastidio. Trova questa ragione e usala per delineare un’affermazione che ti possa aiutare ricordarti del tuo obiettivo finale. Non dovete diventare migliori amici, solo collaborare per raggiungere un fine ultimo.
  4. Idea un piano d’azione. Condividi il tuo fine ultimo con l’altra persona e chiarisci espressamente cos’è che state facendo insieme. Avere una causa comune può aiutare a lavorare insieme più efficacemente. Per questo è importante parlarne e avere una conversazione civile. In questa fase, può essere anche di aiuto condividere vulnerabilità e punti deboli, così che l’altra persona sia portata a fare lo stesso. Una conversazione del genere può aiutare a umanizzare l’altro e magari modificare i sentimenti di astio che si provano.

Infine, ogni volta che senti di non poter più sopportare tale persona, ricorda le tue affermazioni e il tuo fine ultimo. Potrebbe anche essere utile rivolgersi a un amico fidato o a un manager per cercare altre prospettive sulla situazione. Soprattutto, dai all’altro il beneficio del dubbio.
Non sarà facile, ma non andrai mai da nessuna parte se non ci provi. Chissà, potresti finire per avere una relazione di lavoro produttiva nonostante tutto.

Leggi l’articolo completo di  Stephanie Vozza sull’intervista con Carlos Valdes-Dapena su www.medium.com