I comportamenti inconsci tradiscono i nostri pensieri ed emozioni, influenzando profondamente la nostra connessione con gli altri e determinando se ci vedono come persone affidabili.
In un mondo iper-concentrato su trasparenza e autenticità, la fiducia è la valuta che guida relazioni, partnership e collaborazioni di successo: costruire la fiducia va oltre le parole, i segnali non verbali influenzano profondamente la percezione. Quando non ci fidiamo di qualcuno ma non riusciamo a capire il motivo, è perché il nostro cervello ha fatto un calcolo istantaneo basato su centinaia di piccoli input. Senza rendercene conto, valutiamo costantemente le qualità vocali degli altri, il linguaggio del corpo, la relazione spaziale, il contatto visivo, la postura, la frequenza respiratoria e persino la temperatura corporea.
Per ottenere la fiducia di qualcuno, è necessario conoscere i tre principali comportamenti inconsci che distruggono la fiducia e come correggerli:
- Puntare alla coerenza
Nulla uccide la fiducia più velocemente dell’incoerenza. Ci sono sempre due conversazioni in corso quando comunichiamo informazioni: la prima avviene a livello verbale, la seconda emerge attraverso comportamenti inconsci, dalla voce e al linguaggio del corpo. Quando i due piani sono disallineati, si attiva il meccanismo del cervello di rilevazione dell’inganno, spingendo gli altri a mettere in dubbio la nostra sincerità o integrità. L’incoerenza può assumere diverse forme. In quella più innocua, chi comunica non supporta il suo messaggio con l’inflessione e l’emozione appropriate, lasciando chi ascolta confuso e non motivato. Un’altra forma più discutibile di dissonanza, destinata al fallimento, si verifica quando chi parla si nasconde deliberatamente dietro una facciata per dare una svolta positiva a un messaggio negativo. La finzione mina sempre la fiducia.
Per combattere queste forme di incoerenza, iniziamo creando una connessione con chi ci ascolta. Chiediamoci: “Come voglio che si senta il mio pubblico?”. Se stiamo dando cattive notizie, non nascondiamole, ma prepariamo il terreno sincronizzando e rallentando i nostri gesti e usando pause per permettere all’interlocutore/interlocutrice di reagire e assorbire le informazioni.
- Sviluppare la consapevolezza emotiva
La fiducia si frantuma istantaneamente quando emozioni indesiderate interferiscono con il messaggio. È come cercare di ascoltare una stazione radio che non è completamente sintonizzata: il suono c’è, ma è sopraffatto dal rumore di fondo. I nostri corpi sperimentano ed esprimono emozioni molto prima che ne siamo cognitivamente consapevoli. Se la comunicazione scatena ansia, dolore, frustrazione, rabbia o qualsiasi forte emozione, c’è una buona probabilità che lasciamo trapelare inconsciamente quel sentimento. Purtroppo, c’è un doppio svantaggio in questo: le persone non solo si sentiranno insicure nel comunicare con noi, ma potrebbero anche iniziare a dubitare della nostra competenza, dal momento che non riusciamo a controllare l’emotività. Sviluppare la consapevolezza emotiva è cruciale per gestire questo aspetto. Prima di trasmettere qualsiasi informazione importante, facciamo un inventario dei nostri sentimenti sull’argomento. Decidiamo quali vogliamo rafforzare e comunicare apertamente per sostenere il messaggio e connetterci con il pubblico. - Usare un linguaggio del corpo aperto
La ricerca ha identificato un insieme specifico di comportamenti non verbali – inclinarsi indietro, incrociare le braccia, toccarsi il viso e giocherellare con le mani – che, quando combinati, possono erodere significativamente la fiducia. Anche in assenza di qualsiasi intento ingannevole, suscitano sospetto. Praticare un linguaggio del corpo aperto è fondamentale per superare questa possibile causa di sfiducia. Registriamo le nostre presentazioni o riunioni per fare osservazioni obiettive: manteniamo una postura rilassata e teniamo le mani visibili e ferme durante le conversazioni? La nostra postura è aperta e coinvolta quando esprimiamo impegno?
La comunicazione è un’attività olistica: le nostre parole, il tono e i gesti devono allinearsi per trasmettere il nostro messaggio. Essere consapevoli e deliberatǝ con i nostri segnali, inoltre, rafforza anche la fiducia in noi stessǝ e un senso di controllo che ci fa apparire più affidabili.
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