Ogni innovazione comincia con un nucleo anche minimo di dissenso costruttivo, un’idea che scuote il sistema. Tuttavia, questa prima scintilla viene spesso soffocata dalle resistenze delle persone, che tendono a provare un forte attaccamento allo status quo.
Questo rende difficile condividere feedback e idee che mettano in discussione le abitudini, la gerarchia, i processi ed i sistemi in essere, anche quando non si tratta di questioni rivoluzionarie. Come fare, per esempio, a dire a chi si occupa del marketing che si stanno sprecando le risorse con messaggi pubblicitari scadenti? O a segnalare alle Risorse Umane che vediamo dei pregiudizi radicati nei sistemi di promozione? Sfidare lo status quo diventa ancora più difficile quando non si ha una posizione di potere, si è nuovǝ in un’organizzazione, si vuole parlare di qualcosa che non rientra nella propria area di competenza o si appartiene a una categoria sottorappresentata.
Per riuscirci, non basta il coraggio, ma serve abilità. Ecco 10 consigli per svilupparla:
- Anticipare le opportunità
Pochissime organizzazioni sono dotate di canali appositi per avanzare proposte dirompenti: nella maggior parte dei casi dovremo sfruttare conversazioni informali o riunioni dedicate ad altro. Anche se non si tratterà di una presentazione ufficiale e strutturata, dovremmo prepararci come se lo fosse ed essere sempre prontǝ, dato che non sappiamo quando si presenterà l’occasione. - Chiedere il permesso
Chiediamo il permesso di esprimere il nostro dissenso, con frasi come: “posso proporre una prospettiva diversa?”, “posso suggerire un modo alternativo di vedere la cosa?”. Questo ci permette di posizionare il nostro intervento come un contributo e non come una contrapposizione. - Iniziare con l’indagine
Invece di sostenere fin da subito una posizione che potrebbe spaventare, dividere o escludere, iniziamo con delle domande. Per esempio, è molto efficace chiedere “cosa succederà se non cambiamo nulla?”. - Modellare l’intelligenza emotiva
Chi lancia la sfida, ha la responsabilità di creare condizioni di Sicurezza Psicologica per i suoi interlocutori e le sue interlocutrici. Interagiamo con compostezza, sincerità e umiltà, e stemperiamo le reazioni di difesa con il rispetto e la tensione con l’umorismo. Solleviamo in privato gli argomenti delicati, mostriamo rispetto per opinioni e preoccupazioni altrui e usiamo l’empatia per far sentire le altre persone ascoltate e comprese. - Dimostrare comprensione del passato
Per poter sfidare lo status quo, dobbiamo dimostrare di padroneggiarlo, di conoscere il contesto in cui si è strutturato e le decisioni che hanno portato alla sua creazione. - Essere trasparenti riguardo alle potenziali conseguenze indesiderate
Oltre a mostrare come la nostra idea migliorerà le cose, abbiamo anche la responsabilità di esporre le possibili conseguenze indesiderate, pur se indirette e non intenzionali. Questa trasparenza genererà fiducia. - Costruire credibilità
Come ci prepariamo a mettere in discussione lo status quo? Coltivando la nostra credibilità, per esempio tenendo un report dei nostri risultati. Più siamo credibili, più è alta la probabilità che la nostra idea venga ascoltata. - Conoscere il/la manager
Esploriamo la personalità, gli obiettivi e le preferenze del/della nostrǝ capǝ. Chiediamoci cosa lǝ fa mettere sulla difensiva, quanto sono apertǝ al dissenso, quanto sono legatǝ allo status quo, qual è il loro rapporto con il fallimento… - Considerare il dissenso come esplorazione
Anche se pensiamo di avere una buona soluzione da proporre, dobbiamo essere dispostǝ a metterla in discussione e farlo pubblicamente: vedendo la nostra curiosità, le persone saranno più propense a seguirci. - Utilizzare i dati
Tutte le categorie di dati possono essere utili, ma alcune sono più convincenti di altre. La “gerarchia dei dati” vede al primo posto quelli quantitativi, poi quelli qualitativi, poi quelli aneddotici e, infine, quelli basati sulle impressioni. Utilizziamo i migliori dati che riusciamo a reperire e, se abbiamo a disposizione poche prove e molte intuizioni, valutiamo di proporre un progetto pilota che ci permetta di testare le nostre ipotesi.