Un elemento importante dell’approccio Agile è la capacità di valutare ed adattare quello che si è fatto. Una retrospettiva è un meeting che stimola la squadra a riflettere su quanto è stato fatto nello “sprint” appena concluso e a definire insieme piani da implementare per il futuro. Ciò consente un miglioramento costante attraverso l’analisi di quello che ha funzionato bene e di ciò che può migliorare in futuro. 

I meeting retrospettivi sono importanti perché, se fatti correttamente, possono essere un’occasione per costruire un team, oltre che dare a tutti la possibilità di imparare, risolvere problemi, rinforzare la motivazione e anche stare bene insieme. Per funzionare, però, questi incontri devono aggiungere valore e guidare attivamente il cambiamento all’interno del team e dell’organizzazione. Se a un certo punto questo valore non viene più prodotto, è il momento di fermarsi e cambiare tattica. 

Ecco 11 consigli per rendere la tua retrospettiva un successo.  

  1. Segui le cinque fasi di una retrospettiva di successo. Secondo Diana Larsen ed Esther Derby, autrici di “Agile Retrospectives – Making Good Teams Great”, è necessario: preparare il terreno, accogliere i punti di vista di tutti per creare una visione condivisa di ciò che sta accadendo, analizzare i dati raccolti e cercare le cause principali, individuare le priorità e prendere decisioni, terminare l’incontro raccogliendo feedback su come migliorare le retrospettive in futuro.
  2. Personalizza il meeting. La retrospettiva va organizzata in base alle esigenze specifiche dei membri del team,  prestando loro attenzione, osservando che difficoltà incontrano, esplorando i problemi presenti ed il modo in cui lavorano per raggiungere gli obiettivi. 
  3. Pianifica bene. Quando hai deciso il tema dell’incontro, pensa alla sua organizzazione, decidendo, ad esempio, cosa fare e quanto tempo dedicare alle diverse attività. 
  4. Dividi i partecipanti in gruppi più piccoli. Questo permetterà di mantenere alto il livello di attenzione e coinvolgimento.
  5. Incoraggia i membri del team a contribuire a modo loro. Coinvolgi le persone senza però metterle a disagio o costringerle a fare qualcosa che non vogliono. Cerca di capire come potrebbero contribuire all’incontro usando i loro punti di forza e ciò che sanno fare meglio. Ad esempio, qualcuno a cui non piace parlare potrebbe dare il suo contributo scrivendo. 
  6. Definisci l’obiettivo della retrospettiva. La mancanza di un chiaro scopo può portare il team fuori strada e intralciare i risultati. Stabilisci quindi cosa si vuole raggiungere e fornisci supporto al team per farlo. 
  7. Scava in profondità e trova l’origine del problema. Se non lo fai, non solo perderai una preziosa opportunità per imparare e migliorare, ma continuerai ad incontrare problemi uguali o simili in futuro. 
  8. Fai ricorso a giochi ed esercizi retrospettivi, che servono a far fluire la creatività, rompere il ghiaccio o mettere a loro agio i partecipanti. Attenzione, però, a non esagerare. 
  9. Usa obiettivi SMART. Elabora un piano d’azione con un obiettivo SMART, ovvero: specifico, misurabile, attraente, realistico e temporalmente definito. 
  10. Coinvolgi dei professionisti. Rivolgiti a degli esperti che facciano al caso tuo e possano aiutarti, come coach, mentor e facilitatori del metodo Agile. 
  11. Chiedi un feedback regolare. Alla fine di ogni retrospettiva, chiedi alle persone opinioni sull’esperienza e suggerimenti per migliorare il modo di svolgerla. 

Leggi l’articolo completo di Joanne Perold su www.agile42.com